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IL SACRO BOSCO DI BOMARZO

novembre 19, 2021

1La provincia di Viterbo offre un incredibile patrimonio storico e culturale immerso in una natura rigogliosa ed ancora poco sfruttata. Tra i molti gioielli disseminati sul territorio va citato il piccolo borgo di Bomarzo, che possiede un’opera unica il mondo: il Sacro Bosco, meglio conosciuto come Parco dei Mostri.

Progettato nel 1500 dal principe Vicino Orsini per la moglie Giulia Farnese, il Sacro Bosco è un percorso naturale arricchito da numerose sculture che rappresentano immagini mitologiche, creature mostruose e strane architetture. Molti studiosi hanno cercato di trovare uno schema interpretativo per queste figure ma non si è mai arrivati ad una risposta definitiva e probabilmente nemmeno esiste.

“Voi che entrate qui, considerate ciò che vedete e poi ditemi se tante meraviglie sono fatte per l’inganno o per l’arte”, questa è l’iscrizione posta sulle due sfingi che si trovano sulla soglia di ingresso.

2Il giro completo del parco necessita di un paio di ore e può essere piacevole anche durante la stagione estiva in quanto parzialmente all’ombra delle piante.

Tutte le opere che troverete disseminate lungo il percorso (ben 36) sono interessanti e suggestive ma tra quelle più rilevanti vanno nominate:

 

  • La statua del Pegaso Alato
  • La tartaruga gigante
  • La casa pendente, un’abitazione costruita volutamente inclinata e visitabile internamente
  • L’Orco, con un enorme bocca in cui si può entrare
  • Il gruppo di statue Echidna, i Leoni e la Furia, ossia le figure di due mezze donne con corpo da serpente accanto a dei leoni

 

Informazioni utili:

Il sacro Bosco di Bomarzo è aperto tutti i giorni dell’anno, fino al tramonto.

All’ingresso troverete un ampio posteggio.

In loco è presente un bar ed un ristorante.

Questa attrazione è adatta a famiglie con bambini ma il percorso non è particolarmente agibile con passeggini

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