IL SACRO BOSCO DI BOMARZO
La provincia di Viterbo offre un incredibile patrimonio storico e culturale immerso in una natura rigogliosa ed ancora poco sfruttata. Tra i molti gioielli disseminati sul territorio va citato il piccolo borgo di Bomarzo, che possiede un’opera unica il mondo: il Sacro Bosco, meglio conosciuto come Parco dei Mostri.
Progettato nel 1500 dal principe Vicino Orsini per la moglie Giulia Farnese, il Sacro Bosco è un percorso naturale arricchito da numerose sculture che rappresentano immagini mitologiche, creature mostruose e strane architetture. Molti studiosi hanno cercato di trovare uno schema interpretativo per queste figure ma non si è mai arrivati ad una risposta definitiva e probabilmente nemmeno esiste.
“Voi che entrate qui, considerate ciò che vedete e poi ditemi se tante meraviglie sono fatte per l’inganno o per l’arte”, questa è l’iscrizione posta sulle due sfingi che si trovano sulla soglia di ingresso.
Il giro completo del parco necessita di un paio di ore e può essere piacevole anche durante la stagione estiva in quanto parzialmente all’ombra delle piante.
Tutte le opere che troverete disseminate lungo il percorso (ben 36) sono interessanti e suggestive ma tra quelle più rilevanti vanno nominate:
- La statua del Pegaso Alato
- La tartaruga gigante
- La casa pendente, un’abitazione costruita volutamente inclinata e visitabile internamente
- L’Orco, con un enorme bocca in cui si può entrare
- Il gruppo di statue Echidna, i Leoni e la Furia, ossia le figure di due mezze donne con corpo da serpente accanto a dei leoni
Informazioni utili:
Il sacro Bosco di Bomarzo è aperto tutti i giorni dell’anno, fino al tramonto.
All’ingresso troverete un ampio posteggio.
In loco è presente un bar ed un ristorante.
Questa attrazione è adatta a famiglie con bambini ma il percorso non è particolarmente agibile con passeggini